E’ la volta di Clino Trini Castelli. Siamo nella splendida location di Villa Finardi, residenza nata come casa di campagna, ma diventata in seguito dimora privata della nobile famiglia Grismondi e poi Finardi, che la possiedono dalla metà del 1800. Giacinto Di Pietrantonio, Direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, fa gli onori di casa, dando il benvenuto al grande Maestro del design italiano. Clino Trini Castelli presenta il tema che muove l’identità emozionale dei suoi prodotti e delle sue installazioni, attraverso il progetto delle qualità sensoriali. Ripercorre il tempo in cui inizia a lavorare al Centro Stile Fiat di Torino, quando incontra Ettore Sottsass ed entra all’Olivetti, per poi avvicinarsi al nascente mondo della moda milanese insieme a Elio Fiorucci, con il quale fonda Intrapresa Design, società dedicata al design per la moda. Clino Trini Castelli rapisce il pubblico con un racconto che attraversa il tempo e lo spazio, evocando il suo passato, il presente creativo, immaginando la visione artistica del prossimo futuro. La penombra, poco considerata dai linguaggi plastici del movimento moderno, ritrova, nell’orizzonte del designer infinite possibilità espressive arricchite da un grande retroterra storico ed emozionale.
Con una verve ammaliante, il protagonista della serata trasporta i visitatori in un’altra dimensione, in un viaggio che da Villa Grismondi Finardi conduce al Giappone, tra i sogni, attraversando i massimi sistemi del mondo industriale contemporaneo.