L’impatto dei social media a livello globale è testimoniato dalla rapida crescita di individui e imprese che si registrano e utilizzano social networks, manifestando così un nuovo modo di comunicare e di comportarsi nei confronti del mercato, dei clienti, ecc. Basti pensare, per esempio che ci sono circa 800 milioni di utenti Facebook in tutto il mondo e 500 milioni per Twitter.
Su questo tema si inserisce l’intervento di Cozy Mazi, esperto in social media e innovation, che nel 2011 è stato inserito dal Sunday Times tra le Top 50 Social Media people, e poche settimane fa è rientrato nella lista di Forbes tra i Top 50 Social Media Power Influencers.
Il seminario, che si è svolto a Bergamo lo scorso 8 febbario, a cui hanno partecipato un selezionato gruppo di imprese B2C, consulenti marketing e associati a Marketing +39, si è focalizzato sullo sviluppo di un approccio integrato al marketing che metta in primo piano i social media e il “passa parola” o “word of mouth” che è sempre più riconosciuto come un driver essenziale e attendibile delle decisioni di acquisto. Ma non finisce qui… I social network infatti diventano strumenti fondamentali non solo per la vendita ma soprattutto per pubbliche relazioni, innovazione (raccolta di idee direttamente dal pubblico) e customer service.
Riconosciuta così l’importanza di questa logica, come ci si deve muovere? Innanzitutto occorre adottare un approccio basato su una pianificazione strategica di lungo periodo. Il primo passo consiste nel capire cosa chiede il mercato, quali sono le sfide e le opportunità e, di conseguenza, darsi delle priorità e definire obiettivi che siano realistici… Se è vero che ci sono circa 800 milioni di utenti Facebook questo non rappresenta di per sé un target per l’impresa. Anche in questo caso di deve ricorrere a una segmentazione e ad attività di targeting “tradizionali”.
Il business dell’impresa rimane quindi lo starting point dal quale si definisce la strategia di social media. Il processo si può così sintetizzare:
1) Track. Fase di analisi, di raccolta di dati e informazioni per definire cosa sia “interessante”.
2) Prioritise. Determinazione di obiettivi e priorità.
3) Act. Definizione delle azioni da intraprendere.
4) Engage. I Social networks hanno cambiato radicalmente le modalità con cui le persone si relazionano, comunicano, si scambiano informazioni e di conseguenza anche la strada da perseguire per la creazione di un brand. Non è però sufficiente avere una pagina Facebook per sviluppare delle relazioni di successo che possano avere un impatto sul business, occorre adottare un approccio strategico che consenta di sviluppare una comunicazione che offra al tempo stesso possibilità di conversazione, contenuti e una certa “esperienzialità”.
La chiave sta nella capacità di creare un contenuto che sia rilevante per la tipologia di prodotto/servizio offerto e per il target di clientela che si vuole raggiungere. Assumono poi un ruolo particolarmente importante anche le modalità con cui distribuire e diffondere tale contenuto verso le persone presenti sui social network.
L’approccio presentato da Mazi ha suscitato grande interesse tra i presenti soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di una comunicazione integrata che metta in primo piano l’impiego dei social media. La sfida consiste nel trovare modi “intelligenti” ed efficaci che consentano di portare la conversazione dal livello corporate a quello social che anche se meno istituzionalizzato, presenta delle grandi potenzialità di influenza sul pubblico.
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